Il consiglio direttivo dell'Unione Nazionale Italiana Avvocati e Praticanti ha inteso sollecitare la sezione di Santa Maria Capua Vetere ad intensificare la propria attività in un momento in cui la crisi della legislazione è aggravata dal predominio dei poteri forti dell'economia che hanno reso la incertezza, come cancro letale.
Vi è qui l'urgenza di intervenire innanzitutto per dare razionale attuazione al recente ordinamento forense , che presenta macroscopiche anomalie. Invero i consigli dell'ordine in parte non sono stati ancora eletti e quelli che invece hanno tentato di costituirsi, si ritrovano contestati per le contraddizioni legislative .
Si presenta quindi una gotica situazione sul piano generale, cosicché pendono davanti al consiglio nazionale forense i ricorsi avverso le elezioni di quegli ordini che hanno rischiato le consultazioni con la presenza di norme illogiche che dovranno essere corrette.
Emblematico poi è il caso dell'ordine del nuovo Tribunale di Napoli Nord con sede in Aversa che non è stato ancora costituito.
Gli iscritti quindi che sono stati stralciati dal consiglio dell'ordine di Napoli e dal consiglio dell'ordine di Santa Maria Capua Vetere si ritrovano senza il consiglio dell'ordine di appartenenza del tribunale di nuova istituzione.
Prima della costituzione dei nuovi ordini, sono stati realizzati realizzati i consigli di disciplina i quali consento la composizione numerica rapportata al numero dei precedenti consigli per una funzionale discrasia della mancata istituzione dei nuovi ordini che nella logica dovevano procedere gli organismi introdotti dal nuovo ordinamento.
L'urgenza del problema non può però distrarci da tutti gli altri che hanno reso il pianeta giustizia non più giustamente percorribile.
Il comitato organizzativo dell'Unione
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